Come nasce un promo animato
Dire tanto in poco tempo è una vera e propria arte. Tanto più efficace quando accompagnata da immagini accattivanti.

L’idea di realizzare un promo animato come nostro ‘spot’ aziendale è nata nel corso dell’operazione di re-branding che ha portato la nostra agenzia a trasformarsi da Chosen Time a TiME. E’ stata l’occasione giusta per rinnovare anche la nostra comunicazione aziendale, per renderla ancora più efficace e, soprattutto, svincolata da tutti gli stereotipi.
Volevamo raccontare le belle e positive novità in corso e volevamo farlo in un modo nuovo e fresco. Il tutto compatibile con i tempi (e i costi) necessari ad accompagnare un progetto più generale e complesso che stava già assorbendo molte delle attenzioni del nostro gruppo di lavoro.
Recentemente, alcune positive esperienze nella realizzazione di promo animati (ad es. nel progetto per Cascioli Noleggio) ci avevano fatto scoprire le potenzialità di questo mezzo così semplice eppure così efficace. Quindi ci siamo detti, “perché no?”, anche noi potremmo raccontare i plus della nostra agenzia con 30 secondi di narrazione animata.
In più, come operazione di ‘pre-lancio’ del nuovo sito di TiME (che state navigando proprio ora!), avevamo scelto di realizzare una pagina “di attesa” utilizzando proprio disegni e piccole animazioni collegate ai movimenti di scorrimento della pagina (potete ancora vedere la landing qui). Anche in questo caso, avevamo riscontrato reazioni molto positive da parte dei nostri clienti e colleghi.
Insomma, tutto sembrava indicarci che tentare la strada dell’animazione anche per il nostro promo poteva essere la giusta soluzione. Prima di prendere la decisione definitiva, abbiamo iniziato a buttare giù qualche schizzo sui personaggi e sulle ambientazioni dei disegni, e soprattutto abbiamo provato a schematizzare uno storyboard che potesse ben rappresentare in 30 secondi (!!) il succo della nostra offerta. Ed è qui che le cose si sono fatte interessanti.

I plus della nostra agenzia con 30 secondi di narrazione animata.
Lo storyboard come esercizio di analisi aziendale
Raccontare il ‘succo’ di un’azienda in soli 30 secondi non è una cosa semplice. Si può dare una ‘suggestione’ o si può fare della ‘seduzione’, ma per creare un contenuto informativo c’è bisogno di una sintesi particolarmente efficace. C’è bisogno di aver le idee ben chiare sui concetti che si vogliono raccontare, che verranno distillati in un condensato di mezzo minuto. Questi vincoli temporali obbligano a fare un lavoro di analisi per individuare proprio quegli aspetti che meglio rappresentano un’azienda e sono capaci di captare l’attenzione dei suoi clienti. Ci era già successo in occasioni precedenti, ma dover fare questo lavoro su noi stessi è stato davvero istruttivo. Prima di tutto – ci teniamo a sottolinearlo – estrarre questo ‘distillato’ e trasformarlo in uno storyboard è un’operazione davvero impegnativa in termini di tempo. Per quanto avessimo dei vincoli di ‘consegna’ abbastanza stringenti (poco più di 2 settimane per fare tutto), la parte dello storyboard si è senz’altro rivelata la più lunga e faticosa.
Ma si è dimostrata anche la più interessante: nel cercare di sintetizzare e sintetizzare e sintetizzare ancora i plus di TiME abbiamo fatto anche un ottimo esercizio di ‘auto-analisi’ in cui abbiamo fatto emergere ‘ciò che davvero siamo’, il nostro ‘succo’.
E questo succo si è rivelato essere – almeno secondo noi – la capacità di aiutare i nostri clienti a gestire la complessità dei vari mezzi di comunicazione, digitali e non, unificandoli in un insieme coerente di marketing e comunicazione in cui le scelte possano essere fatte razionalmente, confrontando i pro e i contro di ciascuna opzione.
Questo concetto di ‘semplificazione della complessità’ e di ‘cambiamento continuo del mondo’ è stato tradotto graficamente come un groviglio che cerchiamo ogni giorno di dipanare in un filo ben scorrevole e chiaro. I vantaggi della ‘gestione della complessità’, di ‘navigare il cambiamento’ si traducono in una spinta in più per le aziende. Dirla così, a posteriori, può sembrare ovvio, ma mentre cercavamo di elaborare la cosa, beh, ci è voluto un bel po’ di lavoro!

Raccontare il ‘succo’ di un’azienda in soli 30 secondi non è una cosa semplice.